Registro beni ammortizzabili

uno strumento fiscale obbligatorio spesso sottovalutato

Il registro beni ammortizzabili, chiamato anche libro cespiti, è frutto dell’inventario completo dei cespiti, attività che consiste nell’individuazione e codificazione, o etichettatura, di ogni singolo bene strumentale presente in azienda. Per ogni cespite registrato durante l’inventario si procede inserendo nel registro tutte le informazioni che possono servire alla sua descrizione e localizzazione.

Il registro dei beni ammortizzabili fa parte delle scritture contabili obbligatorie anche se molto spesso la sua importanza è sottovalutata da chi si occupa della parte amministrativa, ma ricordiamo che la sua tenuta è obbligatoria ai fini fiscali. Essendo un documento obbligatorio e importante è bene che sia compilato in modo puntuale e che ogni bene registrato al suo interno venga descritto in modo da non poter essere confuso con altri asset presenti in azienda.

Il registro dei beni ammortizzabili deve rispecchiare esattamente lo stato patrimoniale dell’azienda a cui appartiene, ecco perché è importante che venga effettuato periodicamente un check di inventario che permetta il riallineamento tra libro cespiti e realtà aziendale.

Per un riallineamento tra registro dei beni ammortizzabili e beni presenti in azienda è importante pianificare nel dettaglio l’attività di inventario che deve essere svolta secondo fasi precise:

  • definizione delle tipologie dei beni presenti in azienda
  • identificazione delle sedi e degli ambienti nei quali svolgere l’attività
  • definizione di un calendario di intervento
  • definizione del tipo di etichettatura da utilizzare: barcode, rfdi, qrcode…
  • attuazione delle operazioni di inventario ed etichettatura
  • verifica di eventuali informazioni correlate ai beni (certificazioni, scadenze, istruzioni di montaggio, spedizione, etc…).